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La Russia prepara la sua versione globale di Wikipedia

Si chiamerà Ruviki e il lancio globale è previsto nelle prossime ore
Ats
15.01.2024 19:12

Dopo l'oscuramento di Facebook, Instagram e YouTube a rischio una delle poche forme di informazione online rimaste in piedi in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022, oramai quasi due anni fa. È Wikipedia - proprio oggi compie 23 anni di vita - che potrebbe essere sostituita da una versione autarchica, Ruviki, il cui test è iniziato a metà 2023 e il cui lancio globale è previsto nelle prossime ore.

Non si conoscono gli investitori, né quanto l'operazione costi ma solo che il presidente Putin ha dato l'ok nel maggio 2022 proseguendo così nel suo disegno di sovranità digitale.

La Russia - secondo Reuters online - non ha ancora deciso se bloccare Wikipedia a seguito del lancio di Ruviki. Negli ultimi anni Mosca ha cercato di ostacolare le attività della libera enciclopedia online accusandola di falsa informazione e di non rispettare le leggi che regolano il settore dei media, leggi che hanno subito una stretta dall'inizio del conflitto. Per questo la piattaforma ha accumulato nel paese multe per più di 200 milioni di dollari. Subito dopo la guerra, era comparsa la pagina 'Invasione russa dell'Ucraina' che secondo il governo conteneva informazioni errate ed era stato arrestato Mark Bernstein, un importante editor russo della piattaforma. E a fine giugno 2023, quando il gruppo Wagner ha iniziato la sua rivolta marciando verso Mosca, la pagina Wikipedia intitolata 'L'ammutinamento del gruppo Wagner' aveva registrato 270mila visualizzazioni in poche ore. La Russia ha censurato Wikipedia già nel 2015 a causa di articoli sulla droga.

Il test del clone di Wikipedia, Ruviki, è iniziato a metà 2023 e al momento ci sono più articoli che nel segmento russo di Wikipedia. Ad oggi tra quelli più letti c'è una lista dei morti del 2023 e l'escalation della guerra in Medio Oriente.

Ruviki non è il primo clone russo di Wikipedia. Ad agosto del 2022 è stata infatti lanciata Runiversalis, presentata da un membro della Duma, Anton Gorelkin, come un progetto esplicitamente sostenuto dal governo. Ruviki, almeno apparentemente, sembra più slegato da Mosca. A capo c'è Vladimir V. Medeyko, l'ex direttore di Wikimedia Russia.

La Russia da tempo sta sviluppando una propria idea di sovranità digitale, che ha avuto un'accelerazione dopo la guerra anche per rispondere alle sanzioni. Oltre ai cloni di Wikipedia, dopo il conflitto ha spinto per l'uso del social media russo Vkontakte mentre diversi deputati hanno pubblicamente pubblicizzato l'uso dei telefoni fatti in casa AYYA T1, sviluppati dalla locale Smartecosystem.

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