Quando nel 1993 Fiat presentò la Downtown: auto elettrica con 300km di autonomia

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In un mondo in cui si parla costantemente di auto elettriche, alla luce del ban dell'Ue ai motori a benzina e diesel dal 2035, torna d'attualità un prototipo di EV che Fiat presentò addirittura 30 anni fa, nel 1993.

In occasione del Salone di Ginevra di quell'anno, il motorshow più importante del Vecchio Continente all'epoca, l'azienda torinese mostrò al mondo il suo concept di auto completamente elettrica.

Si trattava di una piccola utilitaria dalle dimensioni molto contenute, 1,49 metri di larghezza per soli 2,50 lunghezza, ma con la possibilità comunque di ospitare tre passeggeri. Era una concept car decisamente innovativa in quanto presentava ben due motori elettrici da 9,5 volt ciascuno, integrati nelle due ruote posteriori.

Ad alimentarli, delle batterie al sodio-zolfo che erano ricaricabili in otto ore. Il tempo potrò sembrare eterno ma stiamo comunque parlando di 30 anni fa, quando ancora praticamente nessuno pensava all'elettrico.

La piccola Fiat Downtwon pesava solamente 700 chilogrammi, e la sua velocità massima era di tutto rispetto, ben 100 km/h. A stupire era comunque la sua autonomia, visto che l'utilitaria torinese garantiva trecento km ad una velocità costante di 50 km/h, quindi perfetta per girare in città.

Tenendo conto che fra le auto elettriche con l'autonomia reale migliore troviamo la Tesla Model 3 Standard Plus che garantisce 291 km, fa ancora più impressione il dato della piccola Downtown.

Ciliegina sulla torta, all'interno la Fiat era equipaggiata con un computer di bordo con tanto di navigatore, dimostrandosi anche in questo caso avanti anni luce rispetto alla concorrenza.

Il progetto venne disegnato da Chris Bangle, celebre designer statunitense dalla cui penna uscì la Fiat Coupé ma anche e soprattutto svariati modelli di Bmw come l'X5, la Serie 1 e molti altri ancora: peccato che alla fine rimase solo sulla carta, e dal suo stile presero spunto la Fiat 500 e la Multipla.