In dirittura di arrivo la prima legge UE sull’intelligenza artificiale

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Secondo la Commissione, l’Unione europea quest’anno raggiungerà un accordo sulla prima legge in materia di intelligenza artificiale (IA). Eppure, secondo le dichiarazioni della commissaria per il digitale Margrethe Vestager in un’intervista, le nuove norme potrebbero non entrare in vigore prima del 2025.

In un’intervista rilasciata a Lusa e ad altri media europei a Bruxelles, in merito alla quarta riunione del Consiglio dell’UE per il commercio e la tecnologia con gli Stati Uniti – dove sarà affrontato il tema della regolamentazione dell’IA – la Vestager ha spiegato che un accordo quest’anno a livello europeo, comunque richiederà “almeno uno, se non due anni, per l’entrata in vigore”.

“Speriamo di avere il primo trilogo sulla legge sull’IA in Europa prima dell’estate. Significherebbe che se ci lavoriamo duramente, potremmo avere un risultato entro la fine dell’anno”, ha dichiarato la Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile di Un’Europa adatta all’era digitale e della concorrenza.

“Abbiamo bisogno di qualcosa per colmare questo periodo di tempo, perché lo sviluppo dell’IA in questo momento sembra essere esponenziale, e si possono dire molte cose positive sulla democrazia, ma non che la velocità del lavoro sia altrettanto esponenziale”, ha detto Vestager, aggiungendo che “non si tratta di criticare nessuno, […] significa solo che ci sono un numero enorme di questioni da discutere quando si tratta di sfruttare appieno” questa tecnologia.

Nell’anticipare l’incontro, che si terrà a Luleå sotto la presidenza svedese del Consiglio dell’UE, la Vestager ha osservato che l’IA “è stata sempre presente nell’agenda” di discussione tra l’UE e gli Stati Uniti, in quanto “c’è un enorme potenziale di produttività e una delle preoccupazioni dell’Unione europea è che la crescita della produttività è stata piuttosto lenta”.

Anche il ritmo dei negoziati a livello europeo su questa legge, proposta ormai due anni, fa è stato lento; quindi, secondo la Vestager, l’avvio dei colloqui prima dell’estate permetterebbe di “iniziare il lavoro tecnico” in vista di accordi politici, con “il Consiglio molto più vicino alla proposta della Commissione” rispetto al Parlamento.

La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale nell’aprile 2021, la prima legislazione dell’UE che mira a salvaguardare i valori e i diritti fondamentali dell’UE e la sicurezza degli utenti, obbligando i sistemi considerati ad alto rischio a soddisfare requisiti obbligatori relativi alla loro affidabilità.

Si tratterà quindi del primo regolamento rivolto all’IA, anche se i creatori e gli sviluppatori di questa tecnologia sono già soggetti alla legislazione europea sui diritti fondamentali, sulla protezione dei consumatori e sulle norme in materia di sicurezza e responsabilità dei prodotti.

Si prevede l’introduzione di ulteriori requisiti per affrontare i rischi, come la supervisione umana o chiari obblighi di informazione sulle capacità e i limiti dell’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale è sempre più utilizzata in settori quali l’intrattenimento (personalizzazione dei contenuti), il commercio online (previsione dei gusti dei consumatori), gli elettrodomestici (programmazione intelligente) e le apparecchiature elettroniche (utilizzo di assistenti virtuali come Siri o Alexa, tra gli altri).

La Commissione europea ha cercato di rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in materia di IA, ma non esiste ancora un quadro giuridico comune, per cui l’obiettivo è passare da un approccio volontario alla sfera normativa.

(Ana Matos Neves, a cura di Cristina Cardoso – Lusa.pt)